Sogno di Budapest

Tempera su tela

Un ricordo indimenticabile della mia visita a Budapest, dove le acque delle terme, antiche come quelle dei romani, sembrano trasmettere una serenità senza tempo. Il dipinto ritrae una donna seduta sul ciglio della piscina, avvolta dalla luce del sole, in un momento di assoluto piacere.
La sua figura, elegante e sensuale, sembra sognare ad occhi aperti, proiettando il pensiero verso un futuro ricco di colori e di possibilità. In ogni tratto si riflette quella sensazione di libertà che provo quando viaggio, alla ricerca di emozioni nuove e di un senso di pace che solo luoghi straordinari come questi possono offrire.

Il Caos del Pensiero

Tempera su tela

Un’esplosione di azzurro intenso, un colore che avvolge e scombina, proprio come il caos del pensiero umano. Questo dipinto riflette sulle sovrastrutture che costantemente si formano nella nostra mente, su come i pensieri si intrecciano, si sovrappongono e talvolta ci travolgono. Ogni tratto, ogni sfumatura, rappresenta un flusso incessante di emozioni, idee e preoccupazioni che l’essere umano crea attorno a sé, come barriere invisibili che ci separano dalla realtà o da un pensiero chiaro. L’azzurro, in tutta la sua intensità, evoca sia la tranquillità che la confusione, simboleggiando quel sottile equilibrio tra la serenità mentale e l’irrequietezza che ci accompagna ogni giorno.

Volti di Incontri

Tempera su tela

Questo dipinto nasce dalle esperienze vissute in diverse parti del mondo: in Australia, in Francia e infine al Lago di Como, dove ho incontrato persone di culture e storie molto diverse. Ogni volto rappresenta un aspetto unico della complessità umana, con le sue sfumature emotive e culturali.

Il primo volto è quello di una persona introspettiva, seria, quasi enigmatica, che invita a riflettere sulla profondità dei propri pensieri. Il secondo, invece, esprime una tristezza mascherata da allegria, come un giullare che nasconde dietro il sorriso un mondo di solitudine. Il terzo volto è quello di una persona affascinante ma ingannevole, con una falsità che, purtroppo, riesce a sembrare credibile. Infine, il quarto volto è il mio: quello dell’osservatrice, che scruta con occhi attenti e curiosi il mondo dei comportamenti umani, cercando di comprendere, interpretare e, a volte, imparare dalle molteplici sfaccettature della natura umana.
Ogni personaggio invita lo spettatore a riflettere sulla varietà delle personalità che possiamo incontrare nella vita, lasciando a chi guarda il compito di interpretare quale volto rappresenti quale tipo di individuo.

Bella

Tempera su tela

Un ricordo vivido di una cagnolina nera di nome Bella, che per oltre quindici anni ha accompagnato la vita di mia cugina. La sua presenza era straordinaria, segnata da una sorprendente umanità, simile a quella di una donna: sempre dolce, discreta, ma anche potente nella sua silenziosa saggezza.

Nel dipinto, Bella occupa il centro della scena, simbolo di purezza e fedeltà. Attorno a lei, le mani degli uomini si allungano, pronte a inghiottire, a possedere, a prendere. Il contrasto tra la semplicità e la devozione degli animali e l’avidità umana è il cuore di quest’opera, che invita a riflettere sulla natura contrastante delle nostre esistenze. Mentre gli animali vivono con grazia, gli uomini spesso si perdono nelle loro ombre, dimenticando la bellezza di una vita semplice.

Il Primo Amore

Tempera su tela

Un ritratto che cattura l’essenza di un amore adolescenziale, fatto di passione e conflitti, di avvicinamenti e allontanamenti. Era il mio primo fidanzato, quando avevo solo 15 anni, e la sua figura rimane ancora oggi un ricordo vivido, intriso di emozioni complesse.

I suoi occhi, grandi e penetranti, sembravano nascondere un mondo di mistero, mentre le macchie e i nei sulla pelle aggiungevano una dimensione enigmatica alla sua presenza. Tra noi scorreva un legame che alternava momenti di dolcezza a esplosioni di rabbia, un continuo contrasto tra amore e odio, che nel tempo ha lasciato cicatrici indelebili nel cuore.